L’edizione autunnale del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano mostra un clima di fiducia modesto tra le latterie sociali altoatesine a causa dell’aumento dei costi esacerbato dal conflitto in Ucraina. Difficoltà si registrano anche nel comparto frutticolo in seguito alla crescita dei prezzi di materie prime, energia e trasporto nonché dell’eccesso di offerta sui mercati internazionali. Decisamente più ottimiste appaiono invece le cantine sociali che, forti di una vendemmia molto positiva, guardano al 2023 con fiducia.



Il settore vinicolo altoatesino si appresta a chiudere positivamente il 2022. Tutte le cantine intervistate prevedono per quest’anno una redditività quanto meno soddisfacente e in circa il 30 percento dei casi addirittura “buona”. La qualità della vendemmia, anticipata di qualche settimana a causa dell’eccezionale calura estiva, permette ai cantinieri di guardare con un certo ottimismo anche al 2023. Nonostante il peggioramento della situazione di mercato, in particolare per quanto concerne l’aumento dei costi di imballaggi e trasporto del prodotto finito, le cantine prevedono di incrementare i fatturati su tutti i mercati, anche grazie all’aumento dei prezzi di vendita. Conseguentemente, la redditività e i prezzi corrisposti ai soci conferenti dovrebbero essere in ogni caso soddisfacenti.

È invece assai modesto il clima di fiducia espresso delle latterie sociali. Nonostante il consistente aumento del prezzo del latte sui mercati europei, la redditività è insoddisfacente a causa dell’incremento dei costi di energia e imballaggi. Ciò si ripercuote anche sui compensi agli allevatori. Le latterie guardano con preoccupazione anche al prossimo anno, in quanto non si attendono una rapida ripresa della redditività. Gli investimenti delle cooperative dovrebbero tuttavia nuovamente aumentare.

Anche il comparto frutticolo altoatesino è stato colpito gravemente dall’impennata dei costi. La dinamica dei prezzi sui mercati europei ha inoltre risentito delle elevate giacenze di magazzino nei Paesi d’oltremare e dell’emisfero australe, nonché delle sanzioni imposte alla Bielorussia. Modeste appaiono anche le aspettative sulla redditività nel prossimo anno, con le cooperative che attendono una nuova diminuzione del fatturato. Questo anche perché il raccolto in Alto Adige ha in parte risentito della siccità estiva e dovrebbe risultare leggermente inferiore rispetto allo scorso anno, a fronte di un leggero aumento della produzione in Europa. La qualità e il calibro dei frutti vengono comunque giudicati molto buoni.



Il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, commenta: “L’esplosione dei costi è un problema molto grave per il settore agricolo, particolarmente esposto alle dinamiche dei prezzi sui mercati internazionali. In un contesto così difficile, le cooperative svolgono un’importante funzione di coordinamento e orientamento verso produzioni a più alto valore aggiunto, come il biologico e le varietà club nel comparto frutticolo.”