Il clima di fiducia nella manifattura altoatesina beneficia ancora di un elevato volume di attività e della dinamica positiva dei fatturati su tutti i mercati. Più incerte appaiono le prospettive per il prossimo anno: le imprese prevedono un nuovo peggioramento del quadro economico generale e ritengono che la crescita dei fatturati sia destinata ad arrestarsi. Ciò emerge dal Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.



Nonostante le difficoltà di approvvigionamento e il consistente rincaro di energia e materiali, le valutazioni sulla redditività nel settore manifatturiero altoatesino restano positive. Un terzo delle imprese confida in un risultato d’esercizio davvero buono nel 2022 e un ulteriore 47 percento si attende una redditività comunque soddisfacente. Ciò grazie all’elevato volume di attività, testimoniato sia dal grado di sfruttamento della capacità produttiva, prossimo al 90 percento, sia dall’andamento dell’occupazione: tra gennaio e ottobre il numero medio di addetti dipendenti nella manifattura ha superato le 34.500 unità, con un incremento dell’1,1 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La dinamica dei fatturati è stata positiva sia sul mercato locale e nazionale, sia su quelli esteri. Nei primi tre trimestri del 2022, tra gennaio e settembre, il valore complessivo delle esportazioni dall’Alto Adige – esclusi i prodotti agricoli – ha sfiorato i 4,5 miliardi di euro, con un incremento del 17,6 percento rispetto allo stesso periodo del 2021. Alla crescita dei volumi di vendita ha contribuito anche la dinamica dei prezzi, con oltre otto imprese su dieci che dichiarano di aver attuato degli aumenti.



Guardando al prossimo anno, però, le imprese manifatturiere non si attendono un ulteriore aumento del fatturato. Prevedono inoltre una contrazione dell’attività di investimento e un peggioramento del quadro economico generale, in particolare per quanto concerne la dinamica dei costi e la puntualità dei clienti nei pagamenti. Complessivamente, il 26 percento degli operatori rispondenti prefigura per il 2023 un risultato economico insoddisfacente, ma le aspettative differiscono molto tra le singole branche. Le maggiori preoccupazioni si osservano nel comparto alimentare, dove la metà delle imprese è pessimista riguardo alla redditività nel prossimo anno. Maggiore fiducia si riscontra invece nella produzione di macchinari e apparecchiature, nel comparto tessile e in quello della carta e stampa.

Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, pone l’accento sul tema della carenza di manodopera qualificata: “Molte imprese del settore manifatturiero, ma non solo, lamentano difficoltà a trovare nuovi collaboratori e collaboratrici. La Camera di commercio di Bolzano si impegna costantemente per favorire il networking tra giovani e imprese, organizzando incontri di presentazione anche fuori provincia come, ad esempio, gli “Aperitivi per giovani talenti”. In questo modo i giovani possono avere concrete opportunità di lavoro, mentre le aziende possono conoscere nuovi potenziali dipendenti.”

Nota:
Il settore manifatturiero comprende tutte le attività connesse con la produzione di beni, come ad esempio alimentari, tessuti e abbigliamento, oggetti in legno e mobili, prodotti chimici e farmaceutici, materie plastiche, prodotti in metallo, macchinari, apparecchiature, veicoli, ecc.