Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza verso un consumo sostenibile. Un'attuale indagine dell'IRE – Istituto di ricerca economica dimostra che i consumatori e le consumatrici altoatesini attribuiscono molta importanza alla regionalità, alla produzione biologica e al commercio equo e solidale. Tali aspetti sono stati oggi oggetto di un evento online interattivo.

In apertura la collaboratrice dell'IRE Denise Frötscher ha illustrato brevemente i risultati dell'indagine sul commercio equo e solidale in Alto Adige: quasi la metà della popolazione altoatesina conosce i prodotti a marchio Fairtrade. Il "Fairtrade" viene principalmente percepito come un'opportunità per sostenere i produttori economicamente svantaggiati, garantire un compenso equo e buone condizioni di lavoro. La grande maggioranza (86,7 percento) di coloro che dichiarano di conoscere i prodotti del commercio equo e solidale ne ha acquistati negli ultimi tre mesi, il 35,9 percento anche più di tre volte. I prodotti più venduti in questo settore sono il cioccolato, il caffè e le banane, mentre i prodotti non alimentari rivestono minore importanza.

Oggi le persone sono più attente a un'alimentazione sana, basata su prodotti stagionali e locali. L'Alto Adige gode di un'ottima fama come produttore di prodotti regionali di alta qualità. Hannes Knollseisen dell'Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi ha delineato un quadro della commercializzazione diretta in Alto Adige spiegando anche le difficoltà incontrate dagli agricoltori nella distribuzione dei propri prodotti.

A prima vista i concetti di regionalità e commercio equo e solidale possono sembrare contraddittori; tuttavia presentano alcune analogie. Le realtà nei luoghi di raccolta o di produzione sono in verità molto simili: si tratta di piccoli produttori e produttrici che periodicamente devono confrontarsi anche con strozzature nella produzione e volumi limitati. Alla base di entrambi i concetti resta l'acquisto consapevole e responsabile. Già da alcuni anni con il cosiddetto “Domestic Fair Trade” è stato stabilito che anche i prodotti regionali selezionati possono essere inclusi nella gamma degli articoli commercializzati dalle Botteghe del mondo, come spiega Rudi Dalvai, Presidente della World Fair Trade Organization dal 2011 al 2019.

"Il grande interesse riscontrato per il nostro primo evento online dimostra chiaramente quanto sia rilevante il consumo consapevole per i consumatori e le consumatrici altoatesini. I partecipanti e le partecipanti hanno avuto comunque la possibilità di intervenire attivamente nel dibattito", dichiara soddisfatto il Direttore dell'IRE Georg Lun.

rapporto dell'IRE "Il Commercio equo e solidale in Alto Adige: il punto di vista dei consumatori altotesini"